Johann Wolfgang von Goethe, probabilmente il più noto di tutti tra i letterati tedeschi. Così tanto che persino l’ente più conosciuto che si occupa di cultura e lingua tedesca prende il suo nome, il Goethe Institut.

Ma come mai questo poeta è così importante?
Intanto, definire Goethe un poeta è molto riduttivo: è un artista ed un uomo di cultura a tutto campo. La sua ricerca spazia dalla letteratura, alla filosofia, passando per la critica musicale, la drammaturgia, la teologia e la pittura. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: il Faust, I dolori del giovane Werther e Le affinità elettive.

Nasce a Francoforte sul Meno nel 1749 e, certamente, passa alla storia come una delle personalità più intellettualmente attive nell’intero panorama internazionale. I suoi interessi spaziano dalle arti, come appena accennato, alle scienze, con una particolare propensione per la mineralogia, l’ottica e la meteorologia. Goethe aveva buon gusto e, tra le sue passioni, è nota anche quella per l’Italia!

L’autore, durante la sua vita, ha compiuto molti viaggi e trascorso tantissimo tempo nella penisola. Si può quasi dire fosse vero e proprio amore, tant’è che ha girato l’Italia in lungo e in largo. Da Vicenza, dove ebbe modo di ammirare le opere di Andrea Palladio, a Napoli, dove andò più volte a visitare il Vesuvio. Passando per Pompei, Ercolano, visitò per intero la Sicilia, che gli piacque così tanto da sostenere che l’Italia senza di essa, perde la sua vera essenza, dal momento in cui in questa isola risiede la chiave di tutto.

Goethe, inoltro, soggiornò per due interi anni a Roma e, si racconta, questo periodo fu per lui molto appagante, poiché la città gli concesse l’ispirazione e la serenità per concludere la sua opera Ifigenia in Tauride.

 

Quasi dimenticavo: ecco il quadro da cui ho preso ispirazione per ritrarre Goethe: Ritratto di Goethe nella campagna romana di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein.