Ho sempre sostenuto che la musica sia il modo più veloce, divertente e a fatica zero per migliorare le proprie conoscenze linguistiche. 

Va detto che, naturalmente, che bisogna avere sempre un occhio di riguardo alla sintassi presente nelle strofe perché è probabile che molte volte differiscano dalle regole grammaticali della prosa per cui è sempre bene prestare attenzione.

E cosa può restituire più della musica il senso di conoscenza e vicinanza ad un popolo? Con la musica si entra nelle corde e nelle vicissitudini storiche di una nazione e la musica, senza dubbio alcuno, ha il grande dono di unire. 

Un’artista degna di nota negli annali della Germania è Nina Hagen, cantautrice, attrice e performer tedesca.  Nata nel 1955, nella Germania Est, è sicuramente una delle punte di diamante nel panorama artistico tedesco. Vanta una produzione vastissima di ventiquattro album e collaborazioni con importanti artisti internazionali.

Nina Hagen è lo pseudonimo di Catharina Hagen, figlia d’arte: il padre era uno scrittore, la madre una cantante e attrice.  Inizia a cantare da giovanissima, pubblicando all’età di diciassette anni il singolo Du hast den Farbfilm vergessen (hai dimenticato il rullino a colori), canzone con cui ha riscosso subito un notevole successo. 

Nella canzone rimprovera il suo ragazzo per non avere portato il rullino con le foto della loro vacanza, così che nessuno potrà vedere quanto si siano divertiti. Dietro l’apparente semplicità di questa canzone è stata vista una critica al grigiume della Repubblica democratica tedesca.

Nina si sposta presto in Inghilterra, dove può vivere da più vicino l’atmosfera del nascente punk, tanto da arrivare a collaborare con artisti come i Sex Pistols e Vivienne Westwood. Ritorna in Germania, importando il genere musicale d’oltremanica ed i suoi dischi vanno a ruba, anche al mercato nero della Germania est sono praticamente introvabili.

Fonda una band dalla quale si separerà presto per intraprendere la carriera da solista.  Le canzoni di quel periodo hanno un ritmo coinvolgente ed i suoni vagamente esotici, come per esempio African Reggae. 

Trasferitasi negli Stati Uniti, dove non era ancora conosciuta, pubblica un EP con i suoi migliori successi ed ottiene un grandissimo successo anche qui. 

Smack Jack è il suo singolo di maggior successo, composto per lei nel 1982 da Ferdinand Karmelk, chitarrista olandese, parla di tematiche piuttosto impegnative come la religione e la dipendenza da droghe. 

Nina ha una figlia in questo periodo: Cosma Shiva Hagen, attrice e doppiatrice tedesca, chiamata così per omaggiare le due credenze di Nina: gli ufo e l’induismo.  Nina Hagen è dunque un’icona, una personalità che ha cavalcato lo spirito di un’epoca perché, con il suo stile eccentrico caratterizzato da look sempre diversi, ai quali si sono ispirati personalità come Cindy Lauper, ha prestato la propria voce camaleontica per tematiche riguardanti la politica, il femminismo, la sessualità. È stata molto spesso paragonata a Madonna. 

Per dare un esempio concreto del peso che questa donna ha avuto nella cultura tedesca, rimando volentieri alla cerimonia di fine mandato di Angela Merkel: una cerimonia dove partecipano le più alte cariche di stato ed in cui i cancellieri hanno la possibilità di scegliere la propria ‘’colonna sonora’’. Nessuna scelta è casuale, ma Merkel ha lasciato tutti di stucco con Du hast den Farbfilm vergessen: la cancelliera, a parte provenire dalla Germania Est, non aveva molto in comune con la Hagen, tant’è che nell’unico dibattito che le due hanno avuto, sono arrivate ad uno scontro, ma questo la dice lunga sul segno che Nina Hagen ha lasciato in un periodo di cambiamenti davvero notevoli per la Germania.